Umanità o robotica?
Ecco ciò che è stato presentato venerdi 20 gennaio nella battaglia pianistica fra il maestro Roberto Prosseda e il robot Teotronico, che con le sue 53 dita, ha sconvolto il pubblico del Teatro degli Industri di Grosseto. Una lotta virtuosistica che ha permesso al pubblico di apprezzare l'esecuzione musicale di un artista per la sua “imperfezione”: la perfetta tecnica di Teotronico, la sua capacità di eseguire alla lettera e a tempo metronomico ciò che è scritto sulla partitura non potrà mai competere con la bellezza, l’ espressione, il sentimento o addirittura il possibile errore dell’interpretazione di un essere umano. Ma come è riuscito Prosseda a spiegare le emozioni ad una macchina? Neanche i più esperti scienziati possono spiegare razionalmente cosa sia il sentimento. Prosseda insegna a Teotronico - ma sopratutto al pubblico - come sia importante inserire la propria personalità in tutte le azioni della vita. Il programma comprendeva i celebri notturni di Chopin, in cui la musica raggiunge l'apice della sua espressività,  alcune sonate di Scarlatti che sorprendono gli ascoltatori per la difficoltà tecnica, fino ai virtuosismi di Rachmaninov/Teo Tronico  nella riproduzione delle registrazioni originali su pianoforte a rullo. Così è stato dimostrato quanto sia perfetta l'imperfezione umana: l’uomo compie azioni che da una macchina vengono considerate errori ma che in realtà sono manifestazioni del proprio essere, della propria sensibilità, del proprio sentire. Vi aspettiamo numerosi al prossimo appuntamento della stagione musicale “La voce di ogni strumento”, alla sala Friuli della parrocchia di S. Francesco, domenica 12 febbraio 2017 alle ore 17,30.

Edit by classe 3A Liceo Musicale Polo Bianciardi
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