L’Alternanza Scuola Lavoro porta gli studenti del Liceo artistico a visitare l’Opificio di Pietre Dure di Firenze
Mercoledì 26 febbraio le classi 3 A e 3 B del Liceo Artistico, nell’ambito delle attività di Alternanza Scuola Lavoro, hanno visitato a Firenze i laboratorio del celebre Opificio di Pietre Dure, l’Istituto autonomo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, la cui attività operativa e di ricerca è mirata al restauro delle opere d'arte internazionali. Nato per volere di Ferdinando I de' Medici nel lontano XVI sec. come manifattura per la lavorazione di arredi in pietre dure, l'Opificio, negli ultimi decenni del secolo XIX ha trasformato in attività di restauro la sua lunga operosità lavorativa. In seguito alla grande catastrofe dell'alluvione del Novembre 1966 e alla legge istitutiva del Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali del 1975, è diventato il vero protagonista dei restauri dell'alluvione. La Scuola di restauro attiva presso l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze ha avviato i propri corsi nel 1978
Nel 1998 è diventata Scuola di Alta Formazione e di Studio ed oggi il diploma della Scuola dell'OPD é equiparato al diploma di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali (LM-R / 02). La Scuola di Alta Formazione e di Studio ha ricevuto anche l'accreditamento da parte delle Regione Toscana. La visita alla Scuola di Alta Formazione rientrava nelle attività di Alternanza Scuola Lavoro, cioè una metodologia didattica che agevola l’orientamento per future scelte professionali dei giovani studenti, proprio attraverso la partecipazione ad esperienze che collegano sistematicamente la formazione in aula con quella del mondo del lavoro. Gli studenti hanno potuto constatare “sul campo” il prestigio e la serietà di questo percorso formativo. Seguiti dai restauratori e dai responsabili della didattica, hanno visitato i laboratori e hanno visto al lavoro equipe di restauratori attorno ad opere straordinarie come l’Adorazione dei Magi di Leonardo da Vinci o la Maddalena lignea di Donatello, un contatto diretto con l’opera che non ha mancato di commuovere qualcuno. L’Opificio di Pietre Dure accoglie ogni anno un gruppo di allievi (provenienti anche da paesi extraeuropei) suddivisi in cinque aree didattiche scelte a rotazione e rilascia un diploma di restauratore di opere d'arte, equiparato a laurea magistrale, alla fine di un quinquennio, in cui lo studio teorico affianca l'attività pratica nei diversi laboratori. La ammissione alla scuola avviene attraverso selezione pubblica ed il numero di posti messi a concorso oscilla tra i 10 e i 15. Gli studenti dell’Artistico, pur consapevoli della complessità e delicatezza insita nel ruolo di restauratore, sono rimasti affascinati per tutto quello che hanno saputo e visto e colpiti dal fatto che l’Italia possa vantare una scuola rinomata così tanto a livello internazionale. Nel pomeriggio, per conoscere ancora meglio la lungimiranza dei Medici in fatto di arte, e ciò che questi principi fecero per accrescere il loro prestigio e quello della Toscana,gli studenti hanno visitato Palazzo Vecchio e il suo Museo, ammirando lo straordinario fasto del Salone dei Cinquecento, degli Appartamenti di Eleonora di Toledo e della Sala dei Gigli.  
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