LABORATORIO TEATRALE “Diversamente insieme”
“Il teatro non è indispensabile. Serve ad attraversare le frontiere fra te e me.” Jerzy Grotowski
Il teatro è una delle forme artistiche più antiche di cui l’essere umano si è dotato per analizzare e comprendere la complessità della relazione tra il proprio mondo interiore e la società in cui è calato. Gli strumenti che questa arte offre sono estremamente efficaci e possono essere utilizzati per creare un maggiore benessere nella vita quotidiana. Comprendere la ricchezza della propria realtà interiore, migliorare la stima di sé, comunicare in maniera efficace il mondo di emozioni e sentimenti che contraddistingue ogni persona, agire in maniera più sicura e determinata, imparare a definire il giusto potere da concedere agli altri per non sentirsi inibiti o schiacciati in una relazione, ed infine adottare nuove strategie che tendano il più possibile al benessere psicofisico, sono tutte azioni realizzabili attraverso alcune tecniche e alcune metodologie che il teatro ha sviluppato nel corso dei secoli. Il laboratorio teatrale si propone come spazio-tempo separato dalla quotidianita'. In tale situazione si ha una sospensione della vita quotidiana a favore di una esplorazione-costruzione di modalita' diverse non solo di pensare, percepire, muoversi, ma anche di interagire;
Questa esperienza investe non solo gli schemi di relazione interpersonale, ma anche il linguaggio, la mente e il corpo. Il laboratorio teatrale implica l’educazione alla sensibilità, alla percezione del proprio corpo ed agisce attraverso la rappresentazione di personaggi extraquotidiani, principalmente improvvisati. Il teatro diviene, in tal modo, un gioco di ruoli e di sensazioni che, attraverso l’interpretazione di storie reali o fittizie, consente di esplorarsi. L’interpretazione di un personaggio può consentire di esperire delle parti di sé che ci si rifiuta di conoscere in prima persona, ma che possono essere vissute attraverso la dimensione “sicura del personaggio”. L’attività teatrale favorisce lo sviluppo delle potenzialità espressive e creative dell’individuo, permettendogli di entrare in contatto con quelle “parti di sé” che, per inibizioni personali, sociali o culturali, spesso vengono fatte tacere e che possono, invece, essere riscoperte come importanti risorse. Si crea un clima di gruppo in cui si favorisce la libertà di espressione, la rinuncia al giudizio verbale e non verbale, in modo che possa essere intrecciata un’autentica comunicazione interiore e una possibilità di relazionarsi con gli altri partecipanti.
Il teatro nella scuola e negli adolescenti
Questo modo di fare teatro e’ adatto alla fase evolutiva, agli adolescenti, per scoprire come affrontare questo delicato periodo con creativita’ ed equilibrio. Fare scoprire ai giovani quante potenzialità siano nascoste nel nostro corpo, nella nostra mente, nella nostra voce, con o senza l’uso delle parole, può stimolare una rivoluzione dello sguardo su di sé e sul mondo. Il “laboratorio teatrale nella scuola” ha motivazioni educative e formative importanti. E’ una sorta di "viaggio/avventura" nel quale non ci sarà una semplice trasmissione di tecniche, piuttosto il loro utilizzo consapevole per imparare ad esprimersi e a comunicare. La funzione “socializzante” del laboratorio è molto importante: la classe comprende personalità spesso molto diverse, che si ritrovano a vivere esperienze comuni per alcuni anni, pur senza aver scelto di appartenere a "quel" gruppo. Scoprire le “diversità” ed apprezzarle come risorse dell’individuo e del gruppo è uno degli scopi del laboratorio teatrale. Ciò permette a ragazzi portatori di handicap e “normodotati” di “integrarsi” tra loro, e partecipare, confrontandosi ed esponendosi attraverso l’arte ed il linguaggio teatrale.
Valeria Petri con la collaborazione dei docenti Gorelli Giancarlo e Adele Norelli.
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